Luca Colnaghi vede riconosciuta la buona fede: squalifica ridotta a tre mesi (già scontati)
Luca Colnaghi può tornare a correre da ieri. L’ex corridore della Zalf Désirée Fior era ad un passo dal professionismo quando è emersa una triplice positività che lo vede fermo sin dal mese di ottobre, perdendo i risultati che aveva ottenuto nel mentre (tra i quali due successi al Giro d’Italia U23 che gli avevano permesso di indossare la maglia rosa). Sospeso in via cautelare, è stato ora condannato ad una squalifica di tre mesi, “già interamente scontata dedotto il presofferto a titolo di sospensione cautelare”, come spiega la Seconda Sezione del TNA. Responsabile della violazione dell’art. 2.1 CSA per la positività riscontrata in occasione dei controlli antidoping del 30 agosto 2020, 31 agosto 2020 e 13 settembre 2020, il corridore vede tuttavia riconosciuta la propria buona fede, visto che da subito aveva indicato in un integratore alimentare la responsabilità della triplice positività che rischiava davvero di costargli la carriera.
Sognando il professionismo, il 22enne lecchese che in quel periodo aveva anche conquistato il bronzo nella prova in linea dei campionati nazionali di categoria, farà un altro anno tra gli under23 alla Trevigiani con la speranza di potersi rilanciare. Una sentenza importante quella emessa dal Tribunale Nazionale Antidoping visto che la sanzione sarebbe stata altrimenti di quattro anni.
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